L’Ufficio Tecnico bacchetta Matteo


“Si disconosce un ulteriore finanziamento… di 700.000 euro.” Ovvero, tradotto dal burocratese: mai sentito. Questa la secca risposta dell’UT all’area paparelliana.





Nei giorni scorsi era stata accesa polemica tra i sostenitori paparelliani e siti collegati, contro il consigliere indipendente Vito Cantatore, cui si addebitava di aver fatto perdere un fantomatico appalto da 700mila euro per lavori teoricamente a vantaggio della collettività.

Non era difficile vedere già sul momento, in tale presa di posizione, l’ennesimo accanimento contro il consigliere “traditore (la libertà di scelta garantita dalla Costituzione non è contemplata dall’opposizione paparelliana), nell’ambito della vera e propria caccia all’uomo di cui abbiamo già parlato.

Tanto più oggi, a maggior ragione, tali motivazioni appaiono vacue e pretestuose, dal momento che il responsabile dell’Ufficio tecnico smentisce nero su bianco che vi sia mai stato questo ulteriore piattino da 700 mila euro, a vantaggio delle stremate imprese del settore e dei cittadini indirettamente beneficiari.

Insomma, continua la strenua lotta tra maggioranza e opposizione a chi fa peggio.

Ma se la maggioranza sta, male, anzi peggio, fronteggiando o meglio soccombendo di fronte a problemi comunque giganteschi; che razza di problemi starà mai affrontando un’opposizione di naufraghi disperati che per i primi tre anni si sono guardati in cagnesco e lanciati piatti e stoviglie, e che ora, visto che non se li è presi nessuno, viaggiano stretti stretti insieme a via di baci e abbracci?

Un’opposizione incapace di tutto che si è lasciata passare sotto il naso ogni genere di spreco e di inefficienza, mettendoci magari anche del suo, impegnata com’era a mettere il broncio e a cercare una via di fuga dalle pesantissime responsabilità del Ventennio che ha distrutto questa Città – un Ventennio di cui il suo leader è stato il maggior artefice distruttore, e i suoi ultimi gregari, oggi, allegramente complici?

Mistero.


mario albrizio