Pian di Stio, il Re della Bufala

Il vino biologico che meglio si sposa con la mozzarella di bufala.


Iniziamo oggi questo viaggio enologico presentando un vino di gran pregio ma alla portata di tanti. La stagione estiva è entrata ormai nel suo vivo e un piatto leggero, fresco e naturale è l’ideale. 

Un piatto perfetto per l’occasione  è una salutare, buona e semplice Caprese. Mozzarella di bufala (rigorosamente da 500 gr) con pomodori pachino, olio extra vergine d’oliva e qualche foglia di basilico fresco. 

Naturalmente ogni pietanza ha il suo vino da abbinare. E qual è  il vino ideale da abbinare alla mozzarella di bufala campana e che magari è stato  premiato con i 3 bicchieri di Gambero Rosso per il 2014 e che sia anche biologico? 

Eccolo, il Pian di Stio Fiano Paestum igp. 
Chi legge assiduamente il “Gambero Rosso”, una delle riviste più importanti del mondo dell’enogastronomia, ha notato sicuramente il successo ottenuto dal “Pian di Stio”, il fiano biologico prodotto dall’azienda agricola San Salvatore. 


La giornalista Giulia Sampognaro, assieme ad alcuni colleghi della redazione del “gambero” ed alcuni esperti sommelier, nella rubrica “uno contro tutti” hanno messo a confronto dodici vini per vedere quale era quello che si abbinava meglio alla mozzarella di bufala campana. 

Ebbene, il Pian di Stio ha sbaragliato tutta la concorrenza nazionale ed internazionale risultando lo sposo ideale della mozzarella in “un matrimonio fresco e vivace”, così come titola l’interessante articolo, apparso sulla rivista di giugno. 

Descrivendo i vini del “podio”, con il punteggio di “9”, ecco quello che si dice di questo vino: “Un vino carnoso e profondo, frutto di uve da agricoltura biologica. 

È un fiano che prende il nome da un paese con meno di mille residenti a quasi 700 metri di altezza nel cuore del Cilento, nel Parco Nazionale, e che vuole imporre la sua unicità anche presentandosi con una bottiglia di mezzo litro. 

Il Fiano parla da sé, polposo e fresco, piacevole e strutturato, al palato è progressivo e di lunghezza avvincente.” 

Concime biologico per la vite, e tanta passione.

Al naso è uno schiaffo balsamico. Sembra di stare passeggiando su un terreno arido alternato da cespugli sempre verdi di ericacorbezzolo e ginestra.   

Il titolare dell’azienda è Giuseppe Pagano ed ha stupito sin dal suo ingresso sul mercato per l’alta qualità dei suoi prodotti.

L’azienda ha sede a Stio Cilento, dove ci sono i vigneti che danno le uve per produrre il Pian di Stio, ma anche 10 ettari di vigneto a Cannito, località del comune di Capaccio, mentre la cantina è stata costruita a Giungano. 

Il tutto è nato da un progetto studiato nei minimi particolari. Sono state scelte zone che non sono mai state toccate da agricoltura intensiva e per la produzione dei vini. 

Come enologo, ci si avvale della consulenza di Riccardo Cotarella, uno dei più bravi in Italia e nel mondo. 

In azienda si vantano di non coltivare la terra ma di prendersene cura. Danno il valore al sapere distribuito, a quella memoria agricola collettiva che trova la sua forza nell’interazione organica tra persone, ambiente fisico ed ambiente biologico. 

È per questo che per tutte le loro coltivazioni evitano di immettere nell’ecosistema prodotti di sintesi o organismi geneticamente modificati ed adottano, solo ed unicamente, processi biologici o preparati biodinamici, che favoriscono la naturale fertilità del terreno e la produzione di humus.                    

    


Fanno tutto in casa. I loro concimi, ad esempio, sono ottenuti attraverso un ciclo biodinamico integrato di recupero completo delle lettiere delle loro bufale, alimentate anch’esse soltanto con i prodotti della loro terra, che con i loro zoccoli amalgamano naturalmente paglia e letame e permettono di ottenere un concime biologico sano ed altamente nutritivo. 

Non solo, hanno attivato un’impianto fotovoltaico da 96kw che permette loro di ridurre di molto l’emissione di CO2 nell’atmosfera e di rispettare le normative UNI-ISO.   

Uve: Fiano 100%. Resa per ceppo: 500gr. Colore: giallo paglierino brillante. Gradazione alcolica 13,5% vol.  


La bottiglia da 500 ml. è un formato insolito per un vino: pero’ nasconde un contenuto davvero prezioso! Se si vuole, oltre alla mozzarella di bufala, lo si può abbinare a primi e secondi piatti di mare. 


Il mio consiglio è di servirlo ad una temperatura di 12°C cioè non troppo freddo. Solo cosi’ potrete apprezzare in pieno il suo gusto. 

Per le sue qualità questo è un vino che può  essere bevuto subito, ma se avrete un po’ di pazienza, conservandolo per qualche anno, vi stupirà ancor di più facendo emergere sentori fruttati e floreali ancor più marcati.

Questo non è un vino qualunque. È un GRANDE VINO.

Il bicchiere da usare? Meglio uno a calice con stelo, il classico tulipano.

Costo della bottiglia euro 10,00. Acquistabile direttamente sul sito web dell’azienda agricola. Buon appetito e prosit.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

                              


Luca La Fortezza

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