Liceo. Dove sono le carte?


 finora nessun documento di diniego degli uffici centrali è stato mostrato a qualcuno
Biagio Pellegrini, ex Preside del Liceo Tedone, ancora sul tema del momento

Il pianeta facebook riserva tante sorprese per le cose dette tra amici. Emergono veleni e commenti poco nobili. L’ho sperimentato a scuola per i danni provocati tra gli alunni e degli alunni a danno dei docenti. Speravo che non ci fossero altrettanti veleni tra gli adulti ed i professionisti ed invece… RL mi dà la possibilità di conoscere un sottobosco avvilente.


La volontà di lasciar cadere le affermazioni offensive e provocatorie purtroppo ha un limite: come non fornire alcune spiegazioni a chi sembra non voler capire?
Non pensavo che l’essere pensionato fosse una condizione che deve necessariamente inibire la capacità di pensare e di essere in grado di formulare chiarimenti e riflessioni su fatti che, oltre ad interessare la collettività, ti toccano da vicino: la prosecuzione di un’opera positivamente avviata ed apprezzata. 

Certo che è carino il quadretto familiare che vede il marito in soccorso della moglie. Ci devo pensare per chiedere aiuto a chi mi sta vicino per uno scritto a mia difesa. Anche i ringraziamenti del presidente AVIS alla DS pro tempore fanno bella figura sul sito istituzionale!

Non riesco tuttavia a capire in base a quale conteggio si ricava il dato che nel corso di studi degli indirizzi includenti la quota dell’autonomia si fanno centinaia di ore in meno di filosofia  e di latino per ogni alunno. 

Questa pratica di esagerare e tirare a drammatizzare situazioni inesistenti, non è poi tanto corretta sul piano della difesa di ufficio. Sarei ben lieto di vedere evidenziate le cifre, insieme a quelle delle ore in più di scienze (che per uno scientifico non è poco).

Altro aspetto che lascia perplessi è che, pur sapendo di avere un incarico dirigenziale (io preferivo qualificarmi preside), si mettono da parte le responsabilità rivenienti dal ruolo e si ricorre alle indicazioni degli organi superiori. 

Si vede che non sono ritenute sufficienti le norme ed i decreti già emanati. Peccato che questo rischia di tradursi in un impoverimento della funzione dirigenziale ed uno spreco di tempo per un ufficio che merita presenza e vicinanza ai luoghi di esercizio.

Mi è giunta gradita la notizia di una votazione favorevole sugli indirizzi di settanta docenti, buon per loro; ma qualcuno ha fatto subito notare l’ininfluenza di quella votazione, poiché si prospettava come una presa d’atto di “ordini superiori” e non di delibera da far assumere da parte del collegio. 

Qual è la verità sarebbe bello saperlo, al di là di ogni equivoco. Pare che finora nessun documento di diniego degli uffici centrali sia stato mostrato a qualcuno, nonostante lo scorrere dei giorni.

Ugualmente equivoca giunge la notizia di alunni che sono stati “vittime” degli indirizzi. Forse chi scrive questo annuncio non conosce il funzionamento della scuola che accetta le iscrizioni degli alunni che liberamente scelgono dalla loro abitazione i corsi cui iscriversi

Si sono dichiarati alcuni vittime della loro libertà? O forse si stanno agitando oggi perché vogliono che sia mantenuta quella sceltlibera?

Leggendo il seguito del brillante post viene il dubbio che il punto più alto della cura di alcuni dottori è quello di attribuire il morbo di terrorista a chi cerca di suggerire di rispettare le leggi e gli impegni assunti. La terapia comprende anche la certificazione di professionista seria e preparata prima ancora di vedere l’opera compiuta. Miracolo di facebook.

Al pensionando dott. Lorusso bisognerebbe ricordare che in genere, di fronte alla mole di lavoro e di anni di attività di operai o impiegati o dirigenti che concludono per intero il loro percorso, si nutre considerazione e non si applica ironicamente il titolo di aver concluso l’opera fino in fondo, senza ricorrere ad agevolazioni o riserve di legge (vedere quanto riporta San PaoloNuovo testamento Atti degli Apostoli 2Tm 4,7).

Biagio Pellegrini

P.S. SMENTITA

Preg.mo Direttore, 

in relazione a quanto scritto sul mio conto e sui procedimenti in corso smentisco categoricamente tutto quanto scritto, ed affermato e descritto dal prof Guastamacchia, anche in relazione alle ultime vicende. 

Essendo la realtà descritta completamente diversa dai fatti reali, sono in attesa della conclusione di tutti i tentativi di accuse nei miei confronti nella piena fiducia che la magistratura farà piena luce sull’operato mio e dell’intera scuola da me diretta. 

Confermo in ogni caso quanto da me già rassegnato: tutti i processi ormai chiusi definitivamente hanno confermato la mia innocenza e la correttezza dell’operato.

Grato per l’attenzione porgo cordiali saluti.
Biagio Pellegrini