La Festa è Finita. Salta il Talos?

Finiti i soldi. Finita anche la Provincia. Salta il Talos?
Clamoroso dalla Gazzetta di oggi, 15 luglio 2014.
Abbiamo più volte sottolineato la nostra contrarietà all’orgia di finanziamenti pubblici (cioè, in Italia, partitocratici e clientelari) alla “cultura”, cioè – fatte le dovute e scarse eccezioni – all’interpretazione contemporanea del panem et circenses degli antichi Romani.

 
Un’orgia che ha prodotto nel tempo non solo la solita proliferazione di clientelismi e opacità per arrivare ai piccioli, ai soldi; ma anche un generale consistente abbassamento della qualità del prodotto finale, quale che sia il settore, cinema, teatro e quant’altro. La musica ovviamente non fa eccezione.
 
Nel migliore dei casi, si è creata la figura dell’imprenditore culturale che ha dovuto capirci qualcosa più di bandi e concorsi, magari di fiutare le tendenze, anziché fare cultura (che è più o meno il contrario che seguire le mode; semmai crearle).
 
Nel peggiore, la figura prevalente di uno sbrigafaccende dei politici che usano la “cultura” e i relativi fondi per l’unico vero obbiettivo per cui si spendono i fondi pubblici in questo Paese: comprare il consenso che una classe politica decrepita e squalificata non è in grado di procurarsi con idee e progetti realmente meritocratici e portatori di sviluppo.
 
Oggi la pacchia sembra finita. In realtà, è facile prevedere che anche la chiusura non sarà generale e uguale per tutti, ma si salveranno in qualche modo i fedelissimi. Cioè gli esempi peggiori.
 
Gli eventi più pacchiani e più vicini allo spettacolo e al mangereccio, a scapito di quelli che conservano qualche dignità.
 
Vedremo, dal fatto che sopravviva o meno, a quale categoria è assegnato dalle sedicenti alte sfere il Talos Festival, un tempo gioiello, oggi alla mercé di quel che rimane.
 
Il Talos che la Gazzetta dà “a rischio” insieme a tanti altri.
 
Che tristezza, essere rimasti aggrappati alla greppia pubblica e le sue convulsioni, e non aver avuto il coraggio, quand’era il tempo, di scegliere il mare aperto.
 
È questo l’aspetto più grave. Che la sopravvivenza o meno del Talos, breve o lunga che sia, dipende da tutto, da tutti, meno che dal Talos.
 
mario albrizio