Ruvo Camp


Democrazia e partecipazione quando?


Se l’ex Sindaco di Corato si è messo in luce con una ficcante denuncia, puntualmente ripresa da RL, l’attuale Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio lo fa ancor meglio stamattina, sempre su Facebook, con una proposta.

La Politica trasparente, perché partecipata.

Cogliete qualche differenza con altre amministrazioni a caso?

Qui, il Ruvo camp (piuttosto un Ruvo Kampf) è solo un campo di battaglia infinito tra chi vuole democrazia, trasparenza e partecipazione, e chi difende la poltrona con le unghie e con i denti, mentre la Città muore.

Se mai se ne facesse uno, sarebbe solo un Ruvo Campa cavallo.

Ma speriamo di essere smentiti e che si faccia subito l’equivalente camp ruvese di democrazia e partecipazione.

Scommesse al riguardo? 😉


Foto: Bisogna mettersi in cerca di un qualche antidoto contro lo scetticismo permanente. Contro l'inclinazione a lamentarsi, contro la percezione che questa città è un posto piccolo, contro la paura di restare sempre periferia di qualcosa di migliore che succede altrove e non a Molfetta. Oggi, al Molfetta Camp, proviamo a fare due cose. Primo: un catalogo delle belle esperienze che vivono e fanno vivere la nostra città. Quelle che nessuno ascolta e quindi ormai nessuno racconta. Quelle che però fioriscono, pulsano, fermentano. Storie di pesca, agricoltura, imprenditoria innovativa, sport, impegno sociale. Di una Molfetta che, controvento, crede e scommette su questo territorio e sulle sue potenzialità. Secondo: scriviamo insieme un pezzo di agenda. Ci diciamo quello che serve: sul nostro rapporto col mare, sul verde, sulla socialità, su cultura, turismo e sviluppo economico. E poi balliamo. Balliamo sulla maldicenza, su chi vuole opporre resistenza a tutti i costi, su chi pensa che queste cose non servono a niente. L'ingresso è libero e io vi aspetto, taccuino alla mano, per vedere insieme cosa succede quando l'energia positiva si mette insieme e ritorna in circolo. Dalle 16.30 a mezzanotte, all'Eremo Club, sulla Molfetta-Giovinazzo (subito dopo il lido "Algamarina"), oggi si fa politica alla luce del sole. A dopo!


Paola Natalicchio


Bisogna mettersi in cerca di un qualche antidoto contro lo scetticismo permanente.

Contro l’inclinazione a lamentarsi, contro la percezione che questa città è un posto piccolo,
contro la paura di restare sempre periferia di qualcosa di migliore che succede altrove e non a Molfetta.

Oggi, al Molfetta Camp, proviamo a fare due cose. 

Primo: un catalogo delle belle esperienze che vivono e fanno vivere la nostra città. 

Quelle che nessuno ascolta e quindi ormai nessuno racconta. 

Quelle che però fioriscono, pulsano, fermentano. 

Storie di pesca, agricoltura, imprenditoria innovativa, sport, impegno sociale. 

Di una Molfetta che, controvento, crede e scommette su questo territorio e sulle sue potenzialità. Secondo: scriviamo insieme un pezzo di agenda. 

Ci diciamo quello che serve: sul nostro rapporto col mare, sul verde, sulla socialità, su cultura, turismo e sviluppo economico. 

E poi balliamo. 

Balliamo sulla maldicenza, su chi vuole opporre resistenza a tutti i costi, su chi pensa che queste cose non servono a niente. 

L’ingresso è libero e io vi aspetto, taccuino alla mano, per vedere insieme cosa succede quando l’energia positiva si mette insieme e ritorna in circolo. Dalle 16.30 a mezzanotte, all’Eremo Club, sulla Molfetta-Giovinazzo (subito dopo il lido “Algamarina”), oggi si fa politica alla luce del sole. A dopo!



Passeranno dal Molfetta CampIaia Calvio, ex sindaco di Ortanova, Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, Pasquale Cascella, sindaco di Barletta, Cristina Tajani, assessore al lavoro e alla ricerca del Comune di Milano, Nico Berlen, ex sindaco di Mola di Bari.


Ahinoi, da Molfetta è tutto. Con invidia.
RuvoLibera