LA BADANTE IN SCENA


“ACASĂ”: SABATO IN SCENA A RUVO
STORIE DI DONNE STRANIERE IN ITALIA

Sabato 14 giugno, dalle ore 19.00 presso  l’ex Convento dei Domenicani, in via Madonna delle Grazie a Ruvo di Puglia, l’Assessorato alla Cultura presenta
ACASĂ
evento/spettacolo che conclude il progetto H24_ Acasǎ, un percorso di ricerca e racconto sulle  badanti e le colf straniere in Italia. 

H24 _ Acasǎ, è un progetto partecipato e che si adatta ad ogni luogo, ideato dalla drammaturga e regista Valeria Simone e dalla video maker Neka Bagdavadze, in collaborazione con sei attrici e autrici.

Partendo dallo studio e dalla conoscenza diretta delle donne che migrano nel nostro paese e che svolgono lavori di cura sono state costruite sei performance/monologhi e un video che raccontano quello che vivono, le loro difficoltà, le loro emozioni e le loro speranze.
Lo spettacolo prevede sette momenti distinti:
·         “Tempo sospeso” di e con Belen Duarte
·         “La vita è un diamante nero” di e con Arianna Gambaccini
·         “Tra due sponde” di e con Raffaella Giancipoli
·         “Strika” di e con Marialuisa Longo
·         “Petra” di Valeria Simone con Adriana Gallo
·         “Altrove” di e con Annabella Tedone
·         “24 saati” un video di Neka Bagdavadze.
Il progetto grafico è a cura di Maria Grazia Morea.
Repliche alle ore 19,00, 20,00, 21,00 e 22,00.
Ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo [email protected]. Posti limitati.
“Abbiamo deciso di sostenere con grande convinzione questa iniziativa – ha detto l’assessore alla cultura, Pasquale De Palo – non solo per la sua qualità artistica, ma anche perché, come tutte le operazioni culturali di valore, rappresenta una occasione per riflettere su una questione molto delicata che riguarda da vicino tutti noi, quella dell’integrazione delle donne di origine straniera anche nella nostra comunità. 

Come amministratori siamo impegnati quotidianamente per fare di Ruvo un posto accogliente e solidale, in cui il diritto di cittadinanza sia garantito a tutti, eventi come quello di sabato sono utilissimi per diffondere la cultura della convivenza e per costruire momenti di dialogo interculturale.”
Lo spettacolo
Acasǎ in rumeno significa casa, quella da cui le donne partono e quella in cui si trovano a vivere e a lavorare, sentendosi sempre straniere e dove il tempo si sospende nell’attesa di un futuro remoto, del desiderato ritorno. Un tempo sospeso che dilata la loro presenza, perché devono essere sempre a disposizione, appunto 24 ore al giorno.

Il progetto H24 _ Acasǎ, rappresenta l’ultima fase di una più ampia impresa che intende indagare e raffigurare la condizione delle donne in situazioni di marginalità sociale che si trovano a vivere nel nostro territorio. Si tratta di un progetto di “creatività condivisa”, che parte dal coinvolgimento diretto delle donne di cui raccontiamo le storie. 

 Spesso conseguenza di una disuguaglianza globale, le badanti e le colf sono vittime di una disparità di genere, per cui, permettendo alle donne occidentali una maggiore libertà e possibilità lavorative, di fatto, rinunciano non solo ad accudire i propri figli o genitori, ma anche allo status di cittadine.

Le donne che partono da luoghi di estrema povertà, riescono ad ottenere lavoro e autonomia soltanto assumendo quei ruoli che le donne occidentali rifiutano, quali appunto la cura di figli, genitori o disabili.
Il progetto
Il progetto parte da una ricerca sul territorio di Ruvo di Puglia attraverso interviste alle donne immigrate che svolgono lavori di cura ed è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura del Comune.
Luca Basso

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