Circondati Dai Fuochi

Murgia e Terra dei Fuochi. Quell’abbraccio troppo stretto
 


La marea montante è arrivata fin qui. Ma ufficialmente nessuno ne parla. Parliamo della marea mediatica. Quanto a quella fisica, è il caso di vivere di speranze o non è meglio aprire gli occhi? La risposta va da sé.

 
Così abbiamo visto avanzare la Terra dei Fuochi da un generico, e drammatico, napoletano-casertano fino alla Daunia, cioè alla Puglia del nord; mentre lo stesso boss “pentito” aveva già spiattellato di depositi nel brindisino, dove era confinato (quando si dice, le fortune…).
 
 
Insomma: siamo circondati.

 
Ora, c’è un solo motivo al mondo, un motivo logico almeno, per cui questi camion avvelenati, partendo dalla Campania, hanno scaricato ovunque in Puglia, sono giunti persino nell’estremo tacco, con le strade che sono quel che sono – e hanno invece evitato accuratamente la Murgia? O l’antica Peucetia, l’attuale provincia di Bari (Bat compresa)?
 
A noi pare difficile da credere. Ma allora perché non si indaga? Perché si continua a far finta di niente e a sperare, a mantenere gli occhi chiusi, come se le disgrazie (che in realtà sono crimini orrendi) debbano riguardare solo gli altri?

La marea, se stiamo a ciò che è noto, sarebbe stata fermata da una sorta di muro invisibile, tra Spinazzola e Cerignola. Per poi ricomparire nel Salento.

È credibile? Non si è trovata una sola discarica disponibile sulla strada? Sarebbe bello crederlo, e andrebbe ad onore dei tanto chiacchierati discaricatori murgiani. Se solo si potesse sapere.
 
Se invece pensiamo ai discorsi uditi tempo fa da amici ambientalisti sulle discariche nel nostro territorio, allora vengono i brividi. Possibile che a nessuno venga in mente, alla luce degli ultimi avvenimenti, per così dire, di riaprire il caso?

La Terra dei Fuochi anche sull’Alta Murgia, secondo la Gazzetta

Che cosa ci avrebbe salvati, sennò? Cosa avrebbe evitato che anche questo territorio diventi una fabbrica di tumori? Le pesanti servitù militari? Una classe politica non ancora corrotta fino al midollo, anche se magari sulla buona strada? Una cosca locale che ha difeso il territorio dai rivali campani mentre lo Stato dormiva o faceva finta come sempre (e ci mancherebbe solo di dover dire grazie alla mafia)?

 
Forse sarebbe il caso di indagare un po’. Anche per quanto riguarda la nostra Città, senza dubbio governata meglio di altre sul piano ambientale nei decenni scorsi, ma che certo non può ritenersi al riparo da danni anche gravi nel suo ancora vasto territorio.
 
Certo non è bello scoprire di avere un problema, casomai così fosse. Ma è senza dubbio peggio, mille volte peggio, accorgersene quando il male è diventato incurabile.
 
E sarebbe bellissimo, invece, dopo aver effettuato controlli obbiettivi, sapere con certezza che sì, gli dei benevoli stavolta ci hanno risparmiati.
 
Gli amici ambientalisti, le associazioni e gruppi murgio-centrici, le autorità sanitarie e ovviamente le istituzioni, hanno nulla da dire? 
 
Sono stati fatti accertamenti? Possiamo stare tranquilli? Possiamo consegnare ai nostri figli una terra che ha i suoi problemi e li avrà ancora, ma che almeno non fa bere loro malattie con il latte?
 
A guardare questo video, si direbbe che c’è poco da stare tranquilli.
 
mario albrizio

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