L’Orchestra Volante

Il Talos ritrovato 
 

130 ragazzi tra 13 e 15 anni. Otto docenti, un dirigente scolastico e una Scuola pubblica finalmente all’avanguardia.

Sono questi i numeri dietro al clamoroso successo della seconda serata del Talos, ieri 8 settembre, nella mai troppo celebrata piazza Cattedrale.
 
Il comprensivo sagrato straripava letteralmente di musicisti in erba che, quando è stato il momento, hanno mostrato una disinvoltura da professionisti consumati. 

Perché, se hanno ancora la piena freschezza dell’età, e l’entusiasmo dei dilettanti, hanno tuttavia l’esperienza accumulata in concerti tenuti nelle più disparate e prestigiose location italiane.
La piazza gremita come ai bei tempi: come se l’orologio artistico-temporale fosse tornato indietro di 15 anni. 

Ma con in più la clamorosa ventata di freschezza di questi ragazzini straordinari, inseriti all’ultimo momento nel programma del Talos, quasi come il colpo di fortuna che arride agli audaci, o la serena provvidenza della mano divina, che abbia deciso di dare il suo favore all’evento.
 
Un raggio si sole isolato o l’inizio di un giorno luminoso? Difficile dirlo. Come difficile è sfuggire al magico di questa serata indimenticabile.

Lo avevamo preannunciato e sapevamo benissimo di che cosa sono capaci questi ragazzi. Ma la realtà ha superato, anzi ha stracciato ogni aspettativa.
 
Certo, per essere in pari col giudizio della prima serata, si potrebbe argomentare che 130 ragazzini significano sicuramente anche 130 nuclei familiari accorsi a sentire i gioielli di famiglia. 

Il che contribuisce a spiegare una piazza così piena che in certi momenti sembra scoppiare.

 
Ma davanti a 130 vite che si aprono e fioriscono in maniera così miracolosa, ogni ragionamento finisce per cedere il passo. Almeno per una sera.
 
La sera dell’8 settembre 2012 rimarrà come una pietra miliare nella Storia di questa città e del suo Festival più tormentato.

Anche i fotografi ne devono essere stati particolarmente ispirati, tirandone fuori inquadrature realmente spettacolari. Degne di una mostra dedicata.
 
Più che una seconda serata, l’inizio di un nuovo mondo.
 
Onore ai docenti, al dirigente e agli splendidi allievi della Monterisi di Bisceglie. Che speriamo diventino stimolo e incitamento – un esempio da reinterpretare e declinare – per tutte le altre scuole, così bisognose, ovunque, di abbandonare per sempre l’autoritarismo sterile per puntare sulla feconda creatività.
 
Nella memoria e prima ancora nella coscienza collettiva oggi è crollato il mito dell’età, del blasone, della nomea e dello star system di ogni foggia (senza dire del business) che comprimono e non di rado uccidono l’arte.
 
Perché 130 sbarbatelli perfettamente sconosciuti hanno fatto volare la piazza e la città dove mai nessun altro.
 
mario albrizio



Foto Enzo Paparella, M. Pansini, Rocco Lamparelli, Diego Amenduni
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto Enzo Paparella, M. Pansini, Rocco Lamparelli, Diego Amenduni
RuvoLibera 2012