Ciao Pino


Ricostruzione (quasi) definitiva dell’aggressione.



Nel giorno dell’addio, trapelano autorevoli ed attendibili indiscrezioni sulla dinamica definitiva, o quasi, dell’aggressione.

Chi ha visionato le immagini conferma che dentro al negozio non c’era nessuno. Poi tutto il resto è un rapido precipitare verso la conclusione agghiacciante.

Entrano in tre, non in due come si è sempre detto. Con due pistole. Di cui una giocattolo o comunque molto malmessa.

La rapina scorre senza grandi intoppi. Poi i tre scappano. Due escono. Pino si avventa sul terzo e lo ferma placcandolo alle gambe. 

I due colluttano per terra. 

Fuori, quello con la pistola vera si rende conto che il complice non arriva. O forse viene richiamato dall’altro. Torna indietro. Vede la colluttazione, l’amico probabilmente in svantaggio. Si avvicina e spara.

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