Sine Titulo

Storia di un PRG fallimentare
intervista a  Biagio Mastrorilli, presidente della Commissione comunale per l’Urbanistica e i Lavori Pubblici

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Case che spuntano dove non dovrebbero. Migliaia di metri quadri che scompaiono.
Comparti pieni di problemi. L’art. 51 usato come una clava contro i proprietari dei suoli espropriati, e che si ritorce a boomerang contro i soci delle cooperative beneficiarie e contro l’Amministrazione comunale, nel frattempo più volte cambiata.

Comparti fatti avanzare zoppi e col contagocce. Risultato: edilizia ferma, prezzi alle stelle, cooperative alle prese con indennizzi miliardari (in lire, moneta con cui sono partite), economia a pezzi e disoccupazione dilagante ben oltre i limiti della più generale crisi.

Storia di un Prg fallimentare. E di responsabili con nome e cognome.

E storia di una città disfatta dall’arretratezza sociale e dal clientelismo – che non è riuscita a innovare, a pensarsi e a cambiare – un po’ come tutto il Sud dopo 151 anni di “Unità”; un po’ come tutto il Paese dopo 67 anni di “Liberazione”.

Una città ancora troppo ferma all’edilizia, che quando è ferma l’edilizia annaspa e soffoca. Con la crisi mondiale ed europea che ci mette pesantemente del suo – ma che non è certo l’unica ragione.

Mentre la maggioranza in Consiglio Comunale fa quel che può, con i fondi continuamente tagliati e la situazione sempre più insostenibile; e con l’opposizione divisa tra chi cerca una via costruttiva e chi è fermo all’interrogazionismo d’oltranza e alla “Scardigneide“, come la chiama sorridendo Biagio Mastrorilli.

La triste autobiografia di una città che muore. E che dovrà trovare le forze e le idee per rinascere.