Il Golpe dell’Informazione e della Cultura


Una serata memorabile

IL GOLPE INGLESE di Giovanni Fasanella e Mario Jose Cereghino, è un reportage rivoluzionario, destinato senza dubbio a far riscrivere gran parte della Storia del dopoguerra, italiano e non solo.

Se ne è parlato il 13 gennaio con l’autore Giovanni Fasanella nell’Auditorium del Liceo Scientifico, in anteprima per la Puglia e tra le primissime presentazioni in tutta Italia (il libro è uscito a settembre 2011).

In una serata impegnativa ma bellissima, per certi versi magnifica – si è arrivati al cuore di scottanti problematiche nazionali e internazionali e si sono fatte importantissime rivelazioni di prima mano, anche extra libro, che lasciano a bocca aperta e che di certo faranno rumore.

Così sul caso Matteotti, su Mattei, sulla stagione delle stragi, sul vero e proprio golpe dell’informazione e della cultura nazionali, risultate per una parte impressionante – anche su grandi nomi – inquinate da influenze straniere.

E soprattutto, con una intensità che è diventata palpabile, sul caso Moro con rivelazioni agghiaccianti e di prima mano, dal momento che Fasanella è stato a lungo quirinalista ed ha conosciuto a fondo Cossiga, amico personale di Moro e Ministro dell’Interno ai tempi del sequestro e dell’assassinio dello statista pugliese.

Presto, sul nostro sito, un video che permetterà anche a chi non c’era di condividere almeno in parte le emozioni della serata.

Via e Palazzo Caetani, snodo fondamentale della nostra Storia 


Stranamente poco presente il Liceo (e non parliamo delle altre scuole): pochissimi docenti, pochissimi allievi. Quando, specie per le ultime classi, i contenuti della serata sarebbero stati vitali non solo per gli esami, ma per la intera vita sociale di ragazzi che si apprestano a conseguire la “maturità”, e che invece porteranno con sé, se hanno studiato – e paradossalmente tanto più, quanto più hanno studiato – il solito bagaglio storico stiracchiato, malconcio, esoterico e parziale dei libri di testo e delle “verità” ufficiali di comodo. Peccato.

Il tema non era facilissimo. Anzi, per molti versi obbliga ad una totale riconversione mentale e culturale. Ma nonostante tutto ciò, una cinquantina di persone sono rimaste incollate alla poltroncina per due ore di fila.

Un pubblico estremamente attento e qualificato, tra cui il Sindaco Vito Ottombrini, con l’assessore Rino Lovino; imprenditori, cittadini comuni e impegnati di ogni colore ed estrazione – tutti accomunati dal desiderio di saperne di più.

Dopo due ore di dibattito e contenuti shock, tutti erano visibilmente soddisfatti, in un certo senso saziati. E allo stesso tempo sconvolti da quanto appreso, allo stesso modo che il terreno è sconvolto dall’aratro: cioè preparato per rifiorire.

Peccato che questa ri-fioritura non interesserà una parte ben più vasta della Società e della Scuola, per le quali evidentemente è ancora buio pesto.

Al dibattito ha dato il suo prezioso contributo il dottor Michele Filippo, referente per la Puglia per l’Associazione vittime del terrorismo.

Ha coordinato l’evento e il dibattito Mario Albrizio, direttore di RuvoLibera.


Il TONFO dell’informazione

Detestiamo occuparci della “concorrenza” (se così si può chiamare) locale e regionale. Ma, dopo aver stigmatizzato lo stato dell’informazione nazionale, due parole sullo stato dell’informazione sul territorio bisognerà pur dirle.

Era presente Telesveva, che ha registrato l’evento. Unica lodevole eccezione. Assenti le altre Tv locali e regionali, regolarmente invitate – a testimonianza di una consapevolezza storica ancora tutta da costruire.

Le due più vecchie testate web cittadine hanno riportato l’evento in maniera incompleta, anche se a diversi livelli di incompletezza.

Entrambe hanno ignorato alla grande le regole più basilari del giornalismo (Chi – Cosa – Dove – Come – Quando).

In sintesi, il nocciolo informativo irrinunciabile dell’articolo sarebbe dovuto essere: L’Associazione Culturale PARTECIPARE (chi) organizza la presentazione del libro Il Golpe Inglese (cosa) presso il Liceo Tedone (dove) in un pubblico dibattito (come) il 13 gennaio 2012 alle 18 (quando).

Vedete invece come l’ha presentata Ruvodipugliaweb (qui il pdf), che si è limitata a riprendere e copia-incollare l’articolo di RuvoLibera dedicato all’evento, ma troncandolo proprio al momento del chi. Chissà perché.

E soprattutto come l’ha (scandalosamente) presentata Ruvolive (qui il pdf).

In entrambi i casi il Chi è saltato del tutto. Una coincidenza?

Ma bisogna dare atto che Ruvodipugliaweb, la sua versione pur mutilata l’ha almeno pubblicata prima dell’evento, adempiendo quanto meno ad un ruolo di informazione minima dei suoi lettori.

Nel caso di Ruvolive è saltato anche tutto il resto, e si è giunti alla piena invenzione. Non solo hanno pubblicato dopo, dimenticandosi di informare i propri lettori eventualmente interessati. Ma hanno completamente stravolto le cose e non ultimo, se le sono inventate.

Ovviamente non c’erano, al dibattito. Solo così hanno potuto inventarsi la “presenza” di Mario José Cereghino, il co-autore, che non c’era né è mai stato in alcun modo annunciato.

Solo così hanno potuto dedicare l’incipit e un terzo (!) dell’articolo al Liceo Tedone, che non c’entra con l’organizzazione dell’evento.

Solo così hanno potuto parlare del Preside (assente alla serata), del CONI (che solo loro sanno cosa diavolo c’entri), di mons. Girasoli (che – c’è da dirlo? – non c’era e non c’entra) e insomma di tutto tranne che dell’evento oggetto dell’articolo.

Pensieri a ruota libera, nel migliore dei casi. Ma il giornalismo dov’è? Dov’è l’informazione?

Ora, si può comprendere che, essendo RuvoLibera tra gli organizzatori, la cosa desse magari un po’ fastidio alle testate “concorrenti”.

Ma come la mettiamo col rispetto dovuto ai propri lettori, e col loro diritto ad essere informati correttamente e con piena esaustività, per poter scegliere liberamente?

L’informazione è una cosa seria, signori. Fatevene una ragione. Oppure cambiate mestiere.

RuvoLibera