La Farsa dei Nobel

 

 



Gandhi, il più grande pacifista della storia, non ha mai ricevuto il Premio Nobel per la Pace, sebbene nominato cinque volte tra il 1937 e il 1948. 

 
Ha portato l’India all’indipendenza senza versare una sola goccia di sangue, mettendo all’angolo la superpotenza inglese del tempo. E’ diventato giustamente la massima icona del pacifismo mondiale, e un modello per tutti noi. Ma niente Nobel, perbacco!
 
Invece il Nobel l’ha avuto Obama, nel 2009, senza aver fatto assolutamente nulla, all’indomani della sua elezione a Presidente degli Stati Uniti.
 
E se scorriamo l’elenco dei Nobel troviamo altri due (ottimi) Presidenti americani: in tutto, tre. Nessun presidente europeo o comunque extra USA: dev’essere un fatto genetico. Meraviglia che non l’abbiano avuto anche i noti pacifisti George Bush padre e figlio…;-)
 
Tra i vincitori  troviamo tra gli altri Kissinger, il più grande e oscuro tessitore di trame del dopoguerra (noto per la sua pacifistica affermazione «Ciò che mi interessa è quello che si può fare con il potere » ). Da noi in Italia tristemente famoso per le minacce ad Aldo Moro, un politico che sì, avrebbe meritato il Nobel, se non fosse che, come Gandhi, combatteva dalla parte sbagliata, ovvero quella del suo popolo.
 
C’è Walesa, il sindacalista polacco che ha creato scompiglio nell’arcigno blocco sovietico e contribuito a creare le premesse dell'”apertura” polacca all’Occidente anglo-americano, e indirettamente del crollo dell’Urss.
 
Ciliegina sulla torta, il Nobel lo ha vinto persino Arafat, il leader palestinese bollato come terrorista e ricercato in mezzo mondo e poi improvvisamente santificato quando si è convertito ai negoziati con Israele e quindi con i protettori di quest’ultimo.
 
Oggi, 2011, vincono il Nobel per la pace tre splendide donne che fanno la cosa giusta, ma (per loro fortuna) nel posto giusto e soprattutto nella direzione giusta: tre eroine della primavera araba, cioè della sacrosanta rivolta democratica che ha il non trascurabile vantaggio di “piacere” agli occidentali e in particolare agli americani.
 
Perciò la regola è evidente: se lotti per l’indipendenza del tuo popolo e questo è funzionale agli interessi dei paesi dominanti, puoi sperare

Ma se lotti per l’indipendenza del tuo popolo ma coloro da cui lo vuoi rendere indipendente sono proprio i paesi dominanti, sarai dannato.
 
Ora, sia chiaro, pur con i nostri mille difetti, io sono contento di essere occidentale. Ma mi sento ancor di più cittadino del mondo. Sono un uomo libero, servo solo della verità. Un filosofo, se si può ancora dire.
 
E a proposito: com’è che non esiste un Nobel per la Filosofia? Certo non per caso, perché i filosofi hanno la vista lunga e l’imperdonabile vizietto di essere dalla parte della verità, di non partecipare al banchetto degli idoli e soprattutto di non adulare i così detti (self believed) potenti. 

Più che abbastanza per essere lasciati al rogo a cui sono stati condannati 4 secoli fa, all’alba di questo tipo di “civiltà”.
 
Ed è così, privata del punto di vista critico e globale, in preda alle convulsioni degli specialismi “scientifici” e degli opposti egoismi politici, spesso spacciati per diritto, che la nostra “civiltà” si avvia allegramente al massacro.
 
Un massacro di cui la prima vittima è lCultura, quella vera, che non campa di premi e che di sicuro non è schiava di alcun potere, perché è potere essa stessa, e potere superiore perché libero.
 
Però un Filosofo lo ha vinto, questo Nobel. Ma per la Letteratura…;-) E’ successo al grande Jean Paul Sartre. Che ovviamente l’ha rifiutato. 
 
Insomma, in questo 2011, siamo tutti contenti per il Nobel alle tre donne, ma per piacere basta con questa farsa
 
E’ solo un premio dell’establishment occidentale a quello che gli aggrada di più. Che gli è più funzionale al momento, o si suppone lo sia. Punto.
 
La Cultura nella sua libera pienezza, come ci insegnano i Filosofi;  e la lotta per la libertà nel mondo, come ci ha insegnato Gandhi, sono davvero un’altra cosa. 
 
 
mario albrizio
 
 
 

Le vincitrici del Nobel per la Pace 2011

Ellen Johnson Sirleaf

Leymah Gbowee
Tawakkol Karman

Ellen Johnson Sirleaf

Leymah Gbowee

Tawakkol Karman

 
 
 
per approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Nobel_per_la_pace
http://www.romanzieri.com/archives/001166.php
http://qn.quotidiano.net/esteri/2011/12/10/635091-oslo_consegnato_nobel_pace_donne.shtml